

Uzbekistan, percorrendo la via della seta
7 Agosto 2017 Ah si, nel post precedente vi ho lasciati con le porte del Turkmenistan che si chiudono alle mie spalle...e meno male! Gurbanguly Berdimuhammedow non me ne volere ma... Turkmenistan, suca! Fanculo te e le dittature! Mi metto a nudo e faccio una premessa: sto scrivendo questo post a distanza di un anno (siamo a Giugno 2018 ora) dando fondo al diario di viaggio che si interrompe tra due giorni ed ai ricordi. il percorso Sono circa le 14 e, come tradizione vuole, i


Travellers Camp, point of view.
Esattamente un anno fa ero in preda alle convulsioni organizzative pre viaggio. A distanza di soli 8 mesi dalla fine del Mongol Rally invece mi ritrovo a parlare emozionato di questa esperienza sul palco del Travellers Camp. Ma la storia è lunga, come sempre. Faccio un piccolo passo indietro. Tra i milioni di documenti per i visti, l'organizzazione di eventi per la raccolta fondi, la ricerca disperata di sponsor e la preparazione della moto, trovo il tempo di scrivere anche


Door to Hell | Turkmenistan
I primi km subito dopo il confine di Bojinurd, tra Iran e Turkmenistan, sono incantevoli: una stradina scende spaccando le montagne per 35 km sino alle porte di Ashgabat dove c'è il secondo posto di controllo. Non si può riprendere né fotografare. Alla frontiera bisogna dichiarare il percorso esatto indicando quale sarà la porta di uscita dal paese; se si sbaglia o si cambia rotta, le conseguenze possono essere molto spiacevoli (detenzione dietro le sbarre dorate di questa um